2011-12-27

Recensione a “Ancora domani” di Fabio Ognibene



A cura di Marzia Carocci (critico recensionista letterario) Edizioni Smasher       Un libro –scrigno, che racchiude le manie, le debolezze, le fisime e la “follia” di un uomo  che potrebbe essere ciascuno di noi.   L’attesa di un giovane uomo,alla ricerca di qualcosa, il… Continua a leggere...


Oubliette Magazine
Web-Magazine (letteratura, cinema, fotografia, pittura, booktrailer, videoclip, eventi, musica)

Fabio Ognibene a Radio Stories

L'ultima puntata di Voyage del 2011! Con l'intervista alla scrittrice Alessia Massimiliano per la presentazione del suo libro "Un mondo due donne" edito dalla casa editrice R.E.I e la seconda premiazione del contest letterario "Radio Stories"


Listen: Voyage 20 dicembre 2011

2011-06-05

the Bookalendar [di prossima pubblicazione]


Grazie ai giorni senza data, alle ore di pane, agli attimi freschi di bucato a stendere a penzoloni,
ai momenti che non puoi arrivare a dire, ai minuti di luce quando riescono ad albeggiare fuori,
al frangente di dolore senza scampo nelle pozzanghere di solitudine,
alle attese sulle distese spietate degli orologi senza lancette, ai ritardi imperdonabili,
ai numeri - il mio nome degli anni da svestire di un senso solo presunto e presuntuosamente creduto necessario, al tempo delle domande, a quello perduto, all'imprevisto arrivo di una risposta,
al niente, al poco poco, alla pioggia e alle notti in sospeso tra le sue gocce, ai sogni, alla follia,
al tempo per dimenticare, alla sua memoria, ai secondi di un sorriso all'improvviso,
al sentire - al sempre sentire - al troppo sentire, al battito, al battito che solo solo e niente altro dà la distanza necessaria alla melodia dell'esistenza, a quel momento compresso in cui mi accorgo ancora
e di nuovo che sempre, sempre sono sull orlo di un appena adesso.

2011-01-18

Wating for... "La Porta" (# 01)

1.

Quasi buio.

Vicolo cieco.

Dalle imposte accostate filtra una tenue luce viola, ma nessuna voce.

E calava la nebbia sul marciapiede, cupa sul piccolo lampione arrugginito, calava ancora.

"Forse c’è qualcuno" pensa "Forse posso ancora salvarmi".

Accosta l’orecchio all’uscio.

Silenzio.

Legno freddo.

Poi, passi. Dal fondo del vicolo. Si stavano avvicinando. Mentre calava e calava. Stavano risalendo il vicolo.

Non c’era più tempo, l’avevano quasi raggiunto.

Istintivamente, stringe il pugno, batte la porta. Le nocche. Prima delicatamente, poi ancora, poi con foga, poi con foga.

Niente. Nessuno.

Dietro l’angolo. I passi ormai sono qui. Qualche secondo. E ancora. Calava. Probabilmente ancora solo qualche metro. Cupa.

Spinge la porta, ci si butta contro.

Un attimo prima che l’ombra di chi lo inseguiva apparisse da dietro l’angolo, entra, riesce a entrare, la porta si apre, si apre.

La porta era aperta.

(...)

Work In Progress Refusi



Work In Progress Refusi a muro
(su commissione volontaria e per sopravvivenza emotiva)
Bologna, estate 2010

2011-01-16

Was Es Ist (Erich Fried)

E' assurdo
dice la ragione
E' quel che è,
dice l'amore.

E' infelicità,
dice il calcolo.
Non è altro che dolore,
dice la paura.
E' vano,
dice il giudizio.
E' quel che è,
dice l'amore.

E' ridicolo,
dice l'orgoglio.
E' avventato,
dice la prudenza.
E' impossibile,
dice l'esperienza.
E' quel che è,
dice l'amore.